Ormai siamo ad una svolta. Il formato XPWE, prodotto da Primus di ACCA, finalmente conserva nel prezzario anche le incidenze relative a manodopera, materiali e noli, forse per andare incontro alle esigenze che comporterà l’uso obbligatorio del BIM a partire dal 2019. Un passo di ACCA verso l’open data, probabilmente un po’ forzato, che consente una migliore interazione tra gli utenti di LeenO e gli utilizzatori di Primus.

Personalmente già da tempo chiedo ai miei colleghi che non usano LeenO di inviarmi file in formato XPWE con cui, poi, lavoro senza problemi. Adesso la compatibilità di LeenO con questo formato è nettamente migliorata e, anche per questo, l’esportazione in XPWE non produrrà più un file con doppia estensione .xlo.xpwe, ma solo .xpwe. Ancora ad oggi questo formato non conserva i dati relativi all’anagrafica di progetto e ad altri dati di configurazione.

Presumo che rimarranno comunque escluse dalla compatibilità, anche futura, le configurazioni di stampa ed in genere tutte quelle funzionalità che sono strettamente legate al tipo di interfaccia che ognuno dei programmi utilizza.

Alla continua ricerca di semplificazione d’uso e di riduzione del codice del programma al minimo indispensabile, nell’ottica di una banale economia della sua digitazione e conseguente riduzione di possibili errori, sono stati eliminati alcuni comandi di LeenO che erano un surrogato di comandi Calc già efficienti.

Ancora una volta il set delle opzioni si arricchisce di una nuova possibilità: il comando Descrizione in una colonna consente di estendere su più colonne, così com’è da sempre, o ridurre ad una sola colonna lo spazio occupato dalla descrizione di voce.

Ricordate però che l’uso di una sola colonna per visualizzare la descrizione delle voci comporta un consumo di circa il 20% in più in fase di stampa.

E’ stata migliorata la capacità di esportare le voci del tipo ***VOCE AZZERATA*** e, in virtù di quanto detto prima, più in generale sono stati migliorati i comandi di importazione ed esportazione del formato XPWE. Si consideri, però, che la versione attuale di LeenO supporta solo le incidenze di sicurezza e manodopera. Ad onor del vero LeenO è da subito capace di leggere è scrivere tutte le incidenze disponibili nel formato XPWE, ma la struttura attuale del file di computo non ne consente un’agevole gestione. Questa ed altre migliorie già in lavorazione saranno caratteristiche fondamentali delle prossime versioni di LeenO.

Altre novità e informazioni sulla correzione di bug sono consultabili su https://leeno.org/note-di-versione-3-18-1/

  • Dopo il download il file va rinominato in LeenO.oxt.
  • L’installazione è completa dopo la creazione di un nuovo computo o l’apertura di un computo esistente.

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